Speakin’ Walls (demo) – Speakin’ Walls

Per esser giovani sono giovani. Insomma, il sound non mente e non fa sconti; eppure questa demo d’esordio degli Speakin’ Walls contiene quell’indole vintage, spensierata, leggera nell’interpretare il ritmo e le armonie che è possibile solo agli esordi.
Ritagliandosi gli spazi nel dopo-scuola, ecco che come nelle migliori tradizioni rock, i nostri suonano, imparano, sperimentano e senza retorica confezionano qualche buona prima idea. Senza grosse velleità, si aggiunge di volta in volta un tassello nel puzzle: work in progress, ma qualcosa già s’intravede.

Speakin' WallsLa demo con la “papera” presenta un agglomerato rock abbastanza pulito, nonostante il sibilo low-fi, fatiscente richiamo a quell’ideale do-it-yourself o al più nostrano “come viene, viene”. Tuttavia i richiami funk conferiti da un frizzante basso, e le pronte rullate di batteria elevano il risultato finale ad un giocoso, ballabile rock-pop che niente ha di cui spartire con mode e indie-styles. Morning Fight apre come un eco hard-rock alla Blizzard of Ozz, per poi allinearsi ad un power chord compatto spruzzato dalle saette del charleston, il tutto seguendo lo schema classico verse-chorus-verse + assolo. When I close the eyes propone un piano pressoché similare, lo stile ben preciso di chitarra che mi ricorda a tratti lo Tony Iommi dei cavalli di battaglia degli anni ’70; tuttavia, il cantato spazza via ogni velleità heavy: conta più l’improvvisazione che la personalità. Growing up è l’utile brano di formazione, con una propedeutica base funky e buoni riff che refreshano la memoria, e propongono interessanti prospettive, si chiude con Speakin’ Walls brano da prospettive live, facilmente utilizzabile per spassose jam o per intrattenimenti finali.

Brani recettivi che si assumono senza controindicazioni: non aspettattevi dagli Speakin’ Walls nulla di trascendentale o di estremamente innovativo: l’asso nella manica è nell’entusiasmo con cui la musica s’irradia in ballate easy, forse a tratti scontante, ma mai banali. E poi, si sa, affinando gli strumenti e divulgando la propria musica in concerti e serate, il salto di qualità è realizzabile; anche se va detto che lo scenario della musica live nel Belpaese è tutt’altro che roseo, ed il rischio che molte band si eclissino prima ancora di sbocciare è alto.
Ad ogni modo, consiglio agli Speakin’ Walls di non mollare … anche quando l’entusiasmo si prende una pausa, salendo e scendendo dalle montagne russe. Beh in fondo, la papera galleggia, no … ?!

 Speakin’ Walls  myspace

recensito da Gus
 

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