Quantum Porn – The Somnambulist

Usciamo temporaneamente dal circondario della penisola, per parlare di un progetto italo-tedesco molto interessante e probabilmente già noto ai fini intenditori: The Somnambulist, un trio attualmente composto da Marco Bianciardi, Thomas Kolarczyk e Valentin Schuster, abili nel maneggiare un post-rock intenso, complesso ed articolato nelle sue forme espressive.
Quantum Porn è un corposo disco che si articola in 4 differenti sezioni, nel quale la natura umana è descritta ed enunciata come teoremi della fisica fondamentale, rivelando sfumature sottili che non possono evadere da leggi naturali, talvolta sconosciute alla nostra comprensione. Un lavoro quindi molto complesso nelle tematiche e sicuramente raffinato in sonorità che omaggiano tanto la decadenza berlinese, quanto lo spleen di artisti tormentati come Nick Cave o David Byrne. Chitarre graffianti e sanguinanti compongono trame viscide, a tratti isteriche (complice anche un cantato enfatico da parte di Bianciardi), spostando l’asse verso un post-punk avveniristico ed epilettico, anche grazie ad una sezione ritmica (registrata da Luca Andriola nel 2015) pulsante e sempre frenetica. Sprazzi di armonia si denotano in alcuni brani più eleganti, ove archi, fiati e le dolci oscillazioni del contrabbasso regalano tristi e preziose melodie degne delle atmosfere di Isherwood.
The Somnambulist hanno anche una certa esperienza nel campo del teatro e del cinema, avendo musicato ed accompagnato la proiezione di un capolavoro degli anni ’20 come “Berlino – Sinfonia di una grande città” di Walter Ruttmann. Perciò siamo dinanzi ad un gruppo di artisti a tutto tondo, la cui professionalità e serietà si rispecchia in brani tesi ed adrenalinici, ove il messaggio verso l’ascoltatore è sempre celato da metafore e riferimenti che richiedono sempre grande attenzione.

Quantum Porn - The SomnambulistLa sezione π si apre nervosa con l’ipnotica Transverberate, rivelando suoni meccanici e metallici, smussati da una melodia di chitarra languida e tagliente, eppure è con The Unmanned Song che si entra a piè pari nell’intensità di un disco forse non immediato, ma sicuramente prezioso e curato nel minimo dettaglio. Quel cantato roco da nicotina (ricorda vagamente Tom Waits) non fa altro che conferire un tocco particolarmente intenso, ad un brano introspettivo e dagli apici agrodolci. La poliedricità de The Somnambulist è rimarcata anche in Unbegotten, mosso da un riff ridondante ed ossessivo, ma sempre piuttosto armonico e piacevole da assaporare.
La sezione e si concede ad aperture sonore importanti, Goddamnland è una spremuta funk sincopata e sghemba, che gioca su tempi non ordinari, per un’esplosione d’energia che a questo punto del disco era quantomeno necessaria. The Slowing Clock e Ronald Stark (figura oscura connesso con gli anni di piombo) giocano con le sfumature del rock, la prima compatta e perforante, la seconda a lento rilascio, ma ugualmente tagliente.
Proseguendo eccoci entrare nel lato φ, dominato dai ritmi blueseggianti di A Ten Thousand Miles Long Suicide Note, e dall’alchimia mistica di Sundrum Ln, le cui endorfine cobalto colorano di tenebra il brano più emozionante e tenebroso di Quantum Porn.
Si chiude con il Side γ, ove proseguono lunghe parabole musicali intense e nervose; dalla stucchevole The Science of Hidden Purposes, alla magnifica Green Ice la cui soffice nenia risulta essere la degna conclusione di un lavoro ricolmo di eccellente musica e di una ricerca intelligente e coraggiosa di sperimentare.

Quantum Porn (via Slowing Records) appartiene a quella categoria di dischi non facili da assimilare, e probabilmente comprensibili sono dai grandi divoratori di musica. Un grande lavoro di produzione da parte dello stesso Marco Bianciardi, ben supportato da uno stuolo di musicisti e turnisti che hanno reso possibile la convivenza di diverse sonorità: dalle calde movenze della marimba, ai sofferti soffi di violino. Con The Somnambulist preludio ad un riavvicinamento italo-tedesco, suona forte, compatto e davvero intenso … complimenti davvero!

The Somnambulist sito ufficiale
The Somnambulist facebook

recensito da Poisonheart

 

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