Life on Saturday at 1 pm – SAT

SAT Life on Saturday at 1 PMAgostino Bellini (alias SAT) irrompe con una parentesi solista in formato mini: voce, chitarra ed una deliziosa malinconia blues. Life on Saturday at 1 pm è un extended-play che vive di attimi, di riff secchi e grezzi, ove il muoversi delle dita lungo la tastiera della sei corde è palpabile anche all’orecchio, ove gli arpeggi nascono naturali, e si spengono in maniera altrettanto spontanea. Già chitarrista e cantante dei Tenzadrina e bassista degli (EchO), SAT lascia libero sfogo alle proprie emozioni, redigendo un disco passionale, solitario, cupo e crepuscolare allo stesso tempo. Spoglio di qualsiasi elemento “da studio”, in questo ep è chiaro il carattere intimo e libero, come una pagina di diario scritta di getto, tanto profonda, quanto effimero al tatto.
Prodotto da Riserva Indiana, Life on Saturday at 1 pm non è solo la rivincita del do-it-yourself, ma è un lavoro che non vuole mettere filtri tra l’autore ed il pubblico; un coraggio compositivo che non cerca facili ritornelli, o piccoli inni da urlare in coro, ma sperimenta nel denudarsi delle emozioni, quei lampi di spontaneità che nella musica indipendente sono sempre meno originali.
L’andatura dinoccolata di Coupon, ricorda i saliscendi emotivi dell’ultimo Johnny Cash (quello prodotto da Rick Rubin): ottimi arpeggi e chiaroscuri cromatici tra venature cupe ed sibili acuti e squillanti, confermano un dinamismo puramente blues. Wish you Well è una preghiera di verità che risuona meravigliosa in qualsiasi momento: un pianoforte che echeggia lontano, funge da base ritmica per l’irrazionale divagare della chitarra, che si divide tra pennate energiche e sfumature di riff davvero godibili. L’ascolto prosegue con Mr. Weepul, che gioca sulla dilatazione di una melodia nebbiosa ed evocativa, mentre Seeker conferma la vena malinconica e veggente di SAT e del suo approccio umile e sommesso. Il disco trova il suo epilogo con Sober, una ballata tardo-estiva intrisa di una spensieratezza spezzata dal peso della quotidianità; infine un Road Trip d’altri tempi risuona rotto e deviato, nel suo vagare solitario per la steppa arida che è la vita.

Piccolo gioiello questo Life on Saturday at 1 pm, nel quale SAT esce dalla solita formula che vede il blues come “mezzo povero” per suonare ballate orecchiabili senza alcun contenuto; in questo caso, non solo la tensione è mantenuta per tutte e sei le tracce, ma ne diventa una ragion d’essere, degnamente fotografata con arrangiamenti scarni ed essenziali. Un lavoro interessante, malinconico e libero nella testa … complimenti davvero!

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recensito da Poisonheart

 

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