Best Songs of 2023
5. H.C. McENTIRE – SOFT CROOK
Terzo disco solista per Heather McEntire che con Every Acre rispolvera le proprie origini folk, attraverso un sound di chitarra asciutto ed emotivo che mescola la tradizione roots con un songwriting sincero e viscerale. Nella ballatona younghiana Soft Crook emerge una calda americana rivisitata, ma sempre coinvolgente, un instant-classic per una cantautrice indipendente che meriterebbe più attenzione.
4. BAR ITALIA – NURSE!
I bar italia sono probabilmente la band rivelazione dell’anno, che nel 2023 ha rilasciato ben due dischi: il sorprendente Tracey Denim (leggi recensione) e The Twist che consolida l’indole hype del predecessore. Forse ancora acerbi dal vivo, ma un brano ispirato come Nurse! conferma che se mantengono le premesse di questi due dischi, potremmo vederne delle belle in futuro.
3. ANNA B SAVAGE – THE GHOST
in|FLUX è il disco della consacrazione della giovanissima Anna B Savage, la cui scrittura mantiene lucidità e consistenza anche a fronte di una vena sperimentale che mescola con sapienza beat sintetici, archi e fiati succulenti, accanto ad un’indole soul. Non mancano le melodie, non manca il pop e probabilmente la struggente The Ghost è la summa perfetta di questo intrigante lavoro.
2.BOYGENIUS – TRUE BLUE
Il passo della maturità del progetto boygenius passa per una major (la Interscope), con Lucy Dacus, Phoebe Bridgers e Julien Baker che affinano il proprio talento, mantenendo ciascuna le proprie ed inconfondibili peculiarità. In un disco (the record, recensito su queste pagine) che eccelle in produzione e raffinatezza delle composizioni, True Blue (scritta e magistralmente interpretata da Lucy Dacus) è uno dei gioielli di questo importante esordio.
1. BLUR – THE NARCISSIST
Redivivi, i Blur ritornano in grande stile sia in tournee che in studio. The Ballad of Darren non è il solito disco-nostalgia, ma conferma come non mai il talento compositivo di Damon Albarn che nella solida e coinvolgente struttura di The Narcissist tocca probabilmente una delle vette che non ascoltavamo dai tempi di Tender. I’ma shine a light in your eyes …
