Mare Calmo – I Scream

Con un grande tempismo telepatico verso i miei pensieri, ecco che finalmente mi trovo a recensire -dopo tanto tempo- una band tutta (o quasi!) al femminile, rimarcando in un certo senso il personale rammarico per non sentire più spesso realtà come quella delle I Scream (sottile e cupo gioco di parole compreso). Originario di Siena, questo quintetto di giovani donne determinate, dopo una buona evoluzione e qualche cambio di line-up, cede alle quote blu, nascondendo dietro ad una solida batteria le possenti braccia di Senio Firmati. Il resto della banda si divide tra una dinamica sezione di chitarre (Valeria Mazzola e Elena Boero), il basso ammiccante e deciso di Ilaria Ciofini, un tocco di imprevidibilità data dal violini elettrico di Francesca Gorgoglione, ed infine la voce potente di Angela De Nardis: il focoso alternative-rock dalle ripercussioni emotive e profonde è oramai consolidato!
Dopo numerose date tra Toscana e dintorni, qualche contest, ed un disco pubblicato nel 2015 (I Scream to Cows, nato dal primigenio nome della band), ecco arrivare la conferma di un secondo mini-lp di cinque tracce: la quiete poco prima dell’uragano giace in un Mare Calmo.

I Scream - Mare CalmoFraseggi di chitarra e buoni intramezzi di violino, rendono l’evoluzione di ciascuna traccia imprevedibile, con quel tocco di folklore nostalgico che ben si lega ad una nascosta malinconia di fondo. Arrangiamenti che non cedono all’adrenalina di un rock viscerale e dalle inclinazioni poetiche, mantenendosi altresì sempre piuttosto raffinate, anche quando il graffiare del cantato si alza di tono ed enfasi. Mare Calmo è anche un viatico di crescita, il riscrivere ferite e delusioni sotto una spinta di riscatto, senza tuttavia che alcun sentimento di rivalsa sfondi gli argini della sensibilità: un passaggio necessario per conoscere e testare i propri limiti. Così la title-track vira su melodie pop dalla faccia sporca, nel quale un crunch ruvido colora un ritornello che esplode in energia e volumi: incastonato, tra i diversi livelli melodici, la vivacità del violino risplende di luce propria. Più viscerale è il sentimento espresso in 23 Aghi, ove la femminilità viene giustificata con la vergogna della diversità: un brano emancipato che poggia su di una logica emotiva che sa di vita vissuta «in una culla di aghi, aspettavo di mattino». Sterile invece entra a piè pari in una melodia rockeggiante e sibilante, capace di tenere insopportabilmente alta la tensione nelle strofe, implodendo come di consueto in un chorus, che non vive di sola estensione vocale, ma che  mostra tutta la naturale empatia.

L’intro meditato del violino e di una ritmica molto posata, introduce a Lievitazione naturale, con buone linee melodiche che aprono a scenari interessanti anche per il futuro prossimo venturo. Torna invece su canoni decisamente rock, la traccia di chiusura Metamorfosi, nel quale si evince con maggiore convinzione il percorso d’evoluzione compiuto dalle I Scream rispetto agli esordi. Gradevoli nelle meccaniche e nelle armonie, Mare Calmo rappresenta quel passo coraggioso e necessario per intraprendere nuove e motivate strade musicali; come tra l’altro sotto intende il messaggio del disco, la rinascita è composta da tanti piccoli sacrifici, poiché le soddisfazioni future saranno di certo più golose ed appaganti.

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recensito da Poisonheart

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