Under a Blood Red Sky è il resoconto live del tour mondiale in seguito a War, registrato nell’estate del ’83, propone le migliori hits dei primi tre dischi (ancora ad oggi i migliori della band).
La sobrietà e la ribellione del messaggio che propongono nuovo è disarmante. Nulla in confronto agli sfarzi di oggi, nel quale la band si cimenta in ipocriti ideali infarciti di speranze sulla pace o sulla salvaguardia dell’ambiente, quando oramai è palese che la loro musica ha perso l’energia vitale degli inizi. Non solo, latita pure l’onesta e la spontaneità che qui, in questo live, si ritrova, intingendo il cuore di un ottimo rock anni ottanta.
11 O’clock tick-tock suona meglio in questo disco che non sull’originale, come pure Gloria sembra rivitalizzata e piena furore da palco. L’adrenalina tocca l’apice con I Will Follow, probabilmente la migliore hit di sempre degli U2, nel quale la chitarra di The Edge emette urla isteriche assieme alla voce di Bono Vox sorretto letteralmente dal pubblico tedesco (questa come la maggior parte delle tracce è presa dal live di Goarshausen) mai così reattivo e caloroso. Party Girl tiene bene nelle sue arie delicate e vagamente reggaeggianti, e duetta con il pubblico in maniera sincera e liberatoria. «This song is not a rebel song, this song is Sunday Bloody Sunday»: inizia così l’inno anti-militarista dedicato ai moti dell’Irlanda del Nord e a quella maledetta domenica del 30 gennaio 1972 a Derry, quando il 1° Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico sparò ad una folla che manifestava per i diritti civili, colpendo 26 persone e uccidendone 14. Se solo fosse stata scritta un decennio prima avrebbe rappresentato una ballata degna da libro di storia … ad ogni modo l’interpretazione della band è ineccepibile e mostra che dal vivo gli U2 in quel periodo sono davvero fenomenali.
Dietro a The Electric Co. c’è un curioso aneddoto: sembra infatti che Bono abbia aggiunto in questa presa live un frammento da “Send in the Clowns” canzone di Stephen Sondheim tratta dal musical A Little Night Music. Tuttavia è possibile ascoltare tale contributo nelle prime tirature del disco, successivamente fu tolto per violazione dei titoli d’autore. Controllate sulla vostra copia in vinile …
New Year’s Day vede l’inconfondibile intro delle tastiere di The Edge (che si divide tra quei tasti e tra le corde della sua Stratocaster), è il brano più pop del disco e mostra quello che sarà paradossalmente il sound della band nei successivi lavori. Chiude il disco la solenne 40, tratta pari pari da un salmo della Bibbia. L’atmosfera delicata del brano non viene snaturata nella dimensione live e con un pizzico di attenzione di possono udire il battito delle mani a tempo del pubblico. Noto anche come live at Red Rocks, Under a Blood Red Sky rappresenta il trampolino di lancio per la band irlandese. Per gli amanti degli U2 il bello deve ancora venire, per gli amanti della musica il bello è già venuto.
Sta a voi da che parte stare …