Una Vita al Top – Giancane

Il Giancane-pensiero è un po’ come il Poisonheart-pensiero, le linee principali sono quelle, quindi la recensione è bella che fatta. Potrei fermarmi qui (ed il mio ego ne godrebbe), ma sarebbe ingiusto per chi vuole conoscere il pensiero del primo per evitare, inevitabilmente, il secondo.
Partiamo dalla preistoria, da Giancarlo Barbati chitarra nei Muro del Canto, che con quel loro predestinato modo di raccontare Roma hanno creato mille altri cloni più nazional-popolari e radio-friendly. Il piglio di chi quelle cose le ha vissute (perchè lo si sente a pelle, non servono tanti giri di parole) è rimasto in Giancarlo, che diventa Giancane nella sua parabola solista, e nel novembre 2015 da alle stampe l’esordio Una Vita al Top, che trasuda di ironia, rabbia, cinismo e quella crudele e tagliente sagacia di chi non sa se fa sul serio o meno.

Una vita al Top - GiancaneChitarra acustica strimpellata su ballate country contemporanee, rappresentano una novità sui generis per il panorama italiano, sempre vispo e attento (ma va!) a ricercare portavoce di improbabili generazioni nate non si sa bene quando. Giancane ha l’odio nell’epidermide, il cuore pieno di napalm (come cantava Iggy), “l’abilità di saltare l’uomo” del primo Giorgio Canali; tutte caratteristiche che collidono in testi macabri e crudi sulla vita, sulle persone e su quelle scomode cose che tutti pensano (però di nascosto, nel cesso, nel bosco, nell’ultimo posto in cui Dio ti vedrà! ^cit.) ma che la morigerata e tollerante educazione ci fa moderatamente tacere.
Così le Hogan Blu diventano l’emblema per caso (come le stellate converse qualche anno fa) dell’attitudine indie, che risuona veloce nel country selvaggio nella città dello sceriffo. Se le vicende metropolitane vengono descritte dall’esterno con il distacco del cantautore, è in Ciao sono Giancane, che il nostro paroliere vomita ingiurie illuministe verso un certo conformismo culturale (e musicale) che sembra ben radicato nello stivale.
Il vago bluegrass di Vorrei Essere come Te snocciola con in veloci slang quell’invidia anarchica di chi diligentemente segue la massa; così Giancane rovescia le parti «vorrei essere te così poi m’ammazzerei», facendo sembrare santi “loro” e biechi mostri noi (noi, poveri cani!).

La vita è il flusso di autocoscienza tanto atteso in un disco di questo genere, nel quale pezzi di personale vengono usati come metafora ed insegnamento «faccio una vita di merda, ed è la sola che ho» potrebbe essere l’inno di ogni mattina o di ogni sera, mentre guidando nella nebbia si ripensa alla giornata appena trascorsa o da iniziare. Parole giuste, messe al posto giusto, togliendoci dai polmoni tutte quelle frasi che non abbiamo il coraggio di urlare, bravo Giancane! Le pennate di chitarra corrono rapidamente in Ma tu no, che richiama decisamente il passato glorioso nei Muro del Canto; mentre in Lunedì c’è un’andatura diversa nel raccontare i testi (io non l’ho riconosciuta, ma mi dicono sia la riproposizione di un brano di quel rocker di Zocca, che preferisco non citare!).
Vecchi di merda parla abbastanza da sola, ma è importante capire cosa vuole davvero comunicare Giancane: e ripulendo tutto l’odio endemico, è possibile riconoscere come le differenze generazionali siano livide e sempre presenti nella vita quotidiana.
Come sei bella suona cristallina e stonata, eppure ridisegna come davvero una relazione sentimentale viva e prosperi sulle montagne russe; l’epilettica e minimale Pare che Dorme condensa in un minuto e spicciole tutto il freddo nichilismo che un corpo umano può contenere. La title-track in chiusura è la summa del Giancane-pensiero, e nel finale lungo (sorpresa!) ci insegna come deve essere fatto uno scherzo telefonico … perfido ed accattivante.
Che sia indipendent o no, che sia scorretto o no, la musica e le parole di Giancane sono autentiche, nessuna finzione, nessuna lezione di vita buttata là per farsi seguire dagli agnostici. E’ l’umore nero che muove le cose … per davvero!

Giancane sito ufficiale
Giancane facebook

recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

 

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