Touch & Go Records: il rumore di Chicago

Nella seconda metà degli anni ’80 la Touch & Go Records è stata l’unico bastione indipendente se volevi fare musica a Chicago e dintorni. Nata come fanzine (una delle prime ad elogiare l’hardocore frenetico dei Minor Threat) per mano di Tesco Vee e Dave Stimson, nel 1981 divenne etichetta indipendente producendo la musica delle piccole band locali, tra le quali i Necros di Corey Rusk (mitico il 7″ Sex Drive, quasi introvabile).

Touch & Go RecordsGrazie ad alcuni distributori che ne misero in moto la macchina discografica, la Touch & Go ampliò i suoi orizzonti musicali (spesso produceva solo band che i fondatori conoscevano personalmente); nel 1984 Vee lasciò la label allo stesso Rusk che con la moglie Lisa Pfahler impresse una sterzata decisa, attuando come prima mossa la pubblicazione dell’esordio in long-playing dei Butthole Surfers (freschi di abbandono dalla Alternative Tentacles), band che Rusk ammirava tantissimo. La coppia spostatisi a Detroit, in un appartamento in Michigan Avenue nel quale al piano terra c’era un locale da concerti che ben presto presero in gestione, aumentando così le entrate. Psychic… Powerless… Another Man’s Sac fu il primo di un lungo sodalizio con i folli Butthole Surfers che terminò con Hairway to Steven (1988) , quando la band decise di passare prima alla Rough Trade e poi ad una major. Nel 1999 una pesante diatriba sulle speculazioni del catalogo della band su Touch & Go pose fine all’amicizia tra la label ed i Butthole Surfers; Jello Biafra (fondatore della Alternative Tentacles che li aveva per primi prodotti) ricorda senza mezzi termini: «Per quel che riguarda gli affari, direi che “accorti” potrebbe definirli bene. Ho sentito da qualcuno anche il termine “tagliagole”. Diciamo che hanno decisamente una mentalità da speculatori texani».

Songs about Fucking - Big BlackNonostante questo la Touch & Go raccolse molto di quel rumore che imperversava per Chicago e colse nel segno quando produsse i Big Black di Steve Albini con l’ep Headcache (1987) e successivamente il capolavoro Songs about Fucking, Corey Rusk e lo stesso Albini divennero molto amici, «Lui e sua moglie avevano sviluppato questo stile di vita incredibile basato sull’ospitalità. La gente arrivava e c’era sempe un chilum disponibile, una birra in frigo e un barbecue acceso!». Finita l’esperienza con i Big Black, Albini ha continuato a collaborare con la Touch & Go, non solo con la sua oscura nuova band (i Rapeman e poi gli Shellac) ma soprattutto producendo alcune uscite finite poi sulla label, da quelle parti si dice: «Steve è il santo protettore della Touch & Go!». Di queste è bene ricordare tutti i dischi dei Jesus Lizard (Goat del 1991 è tanta roba!) prima che finissero alla Capitol, ed uno split famoso degli stessi Lizard assieme ai Nirvana (Puss/Oh, the Guilt del 1993); e che dire di Spiderland (1991) secondo ed ultimo grandioso album degli Slint ?!

L’attitudine molto aperta dell’etichetta ha permesso con gli anni non solo di attirarsi le simpatie di Kurt Cobain (con tutto l’eco mediatico che ne conseguì), ma di proseguire in un percorso di ricerca musicale che ha visto la Touch & Go promuovere gli esordi della band math-rock Don Caballero, passando per la distribuzione in suolo americano dei lavori dei Virgin Prunes, arrivando sino ai giorni nostri scoprendo per primi il talento cristallino di Karen O. degli Yeah Yeah Yeahs (l’ep Machine del 2002) e i TV on the Radio con l’esordio del 2004 in Desperate Youth, Blood Thirsty Babes. E questo per un’etichetta indipendente non è poco …


Touch & Go Records sito ufficiale

La Firma: Poisonheart
Poisonheart hearofglass


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