The Ultra-Violence – Death Angel

The Ultra-Violence - Death AngelUn esordio da 10 e lode quello dei filippini/americani Death Angel con The Ultra-Violence registrato in appena due giorni, con un batterista adolescente e il resto della band non ancora maggiorenne.
L’assalto all’apparato uditivo ha inizio con l’imprevedibile “Thrashers“, dove la vera essenza del techno-thrash-metal vive appieno, brano intricatissimo e potente in cui i componenti dei Death Angel danno il massimo possibile per tutti i 7 minuti di durata: impensabile restare fermi all’ascolto.
Evil priest” parte con un mid tempo nel quale, Andy Galeon con la batteria, fa uscire dalle pelli un suono pesante e violento, e verso metà del brano i ritmi si accelerano di colpo, lasciando senza fiato l’incauto ascoltatore.
Dopo due canzoni così, qualsiasi essere umano non avrebbe più le forze per suonare, e invece con “Voracious Souls“, si continua a viaggiare  a velocità folli (e anche quando decidono di andare più piano non lasciano scampo) e il combo della bay-area crea tecnicismi in tempi dispari fuori dal comune.
Ma il piatto forte arriva  con l’epocale title track: oltre 10 minuti di sgargiante power thrash metal, che cita mirabilmente il tema di “Tubulars Bells” di Mike Oldfield (la colonna sonora dell’esorcista n.d.a.)

L’album va verso la fine con “Mistress of Pain” e “Final Death“, il primo con un inizio folgorante e continui colpi di scena per tutto il brano, il secondo invece è l’unica canzone dove l’originalità della band viene a meno, ma la tecnica rimane sempre su alti livelli. A chiudere c’è il breve outro strumentale  “L.P.F.S.”  che come una spugna assorbe le ultime gocce di energia rimaste a chi ha ascoltato il resto dell’album.

Death Angel semplicemente fenomenali!

recensito da Mighell
Mighell heartofglass

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.