Pipapop Corn Vol.2 – Pipapop Records

C’è un enigmatico pianista che attende l’attenzione in sala, c’è un menestrello lisergico pronto ad intonare qualche filastrocca al contrario, c’è un’esploratrice che vuole imparare a volare, c’è un sognatore che scruta cieli artificiali, ci sono due osservatori distaccati, c’è pure uno scienziato che ragiona sulla consistenza della materia musicale.
Pipapop Corn Vol.2C’è Pipapop Corn Vol.2 ad inaugurare il 2020, con una nuova raccolta di brani inediti frutto della collaborazione (o dovrei dire fratellanza) tra le etichette Pipapop Records e Beautiful Losers. Se l’anno scorso allo scoccare della mezzanotte veniva alla luce la prima compilation del 2019, Pipapop Corn Vol.1, quest’anno reiterare l’esperienza non solo conferma la bontà del progetto e la giocosità dell’iniziativa, ma sottolinea soprattutto l’inclinazione alla tradizione, alla programmazione a lungo termine delle realtà indipendenti attanagliate da una (sleale) concorrenza poco eticamente indie. Chi legge questo blog, sa bene come la penso, ed ogni volta che incontro ed ascolto produzioni di questo tipo, non posso che esaltarle in una cornice musicale italica che ha perso (o probabilmente non ha mai avuto) le distanze con la musica suonata e composta da giovani artisti, giovani songwriters, senza pretenziosità, senza lucro, senza l’arrivismo della “musica” sdoganata tra tv e talet show. L’unico personale mea-culpa è di non fare abbastanza per sostenere la scena, oltre la promozione instant-time che si perde nei meandri di social fin troppo affollati ed indifferenti.

Ad ogni modo, dentro Pipapop Corn Vol.2 non c’è solo la matassa di indie-folk sponda younghiana (e wilsoniana nelle sfumature più psych) a popolare 12 brani, ci sono alcune novità che magari potremmo ritrovare nel corso nel 2020. Passando in rassegna la compilation troviamo nomi Pipapop Records già noti a questo spazio recensioni: Homesick Suni in apertura che prosegue sui buon riscontri di 7 Grabs, il capobranco Capitano Merletti (in attesa di un suo nuovo lavoro) con le squisite delizie di un caldo folk al burro, senza dimenticare Charles Wallace ed una toccante Gather Here, in contrasto cromatico con la tenebrosità di Mouse in the Kitchen, by Dnezzar, non poteva mancare Plainn con una deliziosa ed onirica Good Times. Sponda Beautiful Losers occhio a Leptons con una sincopata e funkeggiante Great Escape, davvero sorprendente! Budavari è un progettino a quattro molto interessante, ha rilasciato il 25 dicembre due brani Un Gatto / Algoritmo, davvero meritevoli di attenzione: cantato in italiano, buone immagini pop, quel retrogusto sixties, ma lungi dall’essere paragonato alle nenie ruffiano-generazionali che l’it-pop porta come vessillo. Si fanno notare pure Alien Ducks From Outer Space con un sinuoso soul psichedelico dalle andature rockeggianti (non a caso The Cult), tanto compassato quanto meravigliosamente ispirato. Revival sempre folle e distopico per La Mela con il sagace lo-fi di Summer Was Magic; mentre da segnalare l’intimismo rarefatto di AZA, che dalle parti di un sad-core sulfureo riesce ad isolarsi per empatia e sensibilità, altro nome da annotare!
In chiusura ecco due habitué della compilation: Elkann Henudo Chaotic Set, con il medesimo passo felino di chi è pronto a balzare su l’incolume preda (Cup of Tea possiede quel sapore a nineties invecchiato bene!); mentre spetta alle sinfonie d’archi di Emma Grace sigillare Pipapop Corn Vol. 2 con le sospirate atmosfere misteriose di On Top of Our Words, l’ennesima conferma di un talento atipico ed ibrido.

Più di una dichiarazione d’intenti, Pipapop Corn Vol. 2 non è solo una vetrina festosa per artisti che perseguono una ricerca musicale personale ed entusiastica. E’ soprattutto la volontà di creare una piccola e concentrica tradizione, un filone tematico che diventi fulcro e punto di riferimento per chi crede nella libertà musicale e nell’espressione artistica che prevarichi i vetusti vincoli di un’industria musicale incapace di confrontarsi con l’outer space indipendente. Almeno a me piace pensarla così, mentre ascolto produzioni disimpegnate da logiche mainstream: (lo ricordo anche a me stesso!) sostenete la musica indipendente!     

Pipapop Records sito ufficiale
Beautiful Losers sito ufficiale
Pipapop Corn Vol.2 bandcamp

recensito da Poisonheart

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.