L’Origine (ep) – Le Scimmie

I discografici hanno sempre avuto un debole per il duo musicale, con tutti i pregi e i difetti del caso. Senza scomodare la storia, ricordo anche per i meno esperti, i banali “gemellini” The White Stripes amatissimi in Italia nell’estate del 2006. In quel caso la mancanza di un bassista era palese e dopo il terzo ascolto (ah, i tre ascolti canonici!) era consigliabile cestinare il disco.
Anche Le Scimmie sono un duo, con peculiarità certo diverse e molto variegate (e con intenti certamente più onesti di Jack White e “sorella”), ma pur sempre duo resta!

Le ScimmieConsci della loro “incompletezza” formale, decidono di farne un punto di forza. Xunah, (alias Angelo  Mirolli) imbraccia una semiacustica e strimpella qualche buona idea, poi nell’estate del 2007 arruola la vecchia conoscenza Mario Serrecchia ed il duo chitarra-batteria è presto fatto. Il loro approccio alla musica è piuttosto spontaneo e si traduce in una mistificazione di quel rabbioso do-it-yourself , o meglio nel più personale e intelligente: «… l’importante è suonare sempre ciò che piace senza pensare se può piacere all’eventuale pubblico …». Filosofia condivisibile in specialmodo quando si entra nei meandri di questo progetto antropologico. Con il nome Le Scimmie, il duo vuole porre l’accento sulla componente più grezza e primordiale possibile; d’altro canto, lo dice la teoria dell’evoluzione, il primate di evolve e mostra coscienza intellettuale ed artistica assolutamente da non sottovalutare. Il fangoso blues strappato con i denti regge, anzi è ammiccante sin dall’inizio orecchiabile; il palato tuttavia ad un certo punto si secca nonostante la bontà del prodotto: ne vorrebbe ancora!

Esordio in formato mini per Le Scimmie con l’ep L’Origine, nel quale il duo cerca disperatamente di superare il canonico terzo ascolto, grazie a 4 tracce tirate ed immediate. Le critiche positive si sono sprecate, alludendo ad una “stranezza” meravigliosa mai udita prima. Adulanti o meno, Verrà (propedeutico a ciò che) apre in maniera cupa e riflessiva: ci si aspetta un disco contemplativo e razionale, che la scimmia cammini già in posizione eretta?! Non scherziamo! La maestria di Xunah consente di non etichettare la band dopo i primi 40-50 secondi, e nonostante i droni sonici che di riflesso sbattono tra un orecchio e l’altro il brano non fa storcere il naso: l’energia è ben nascosta e si manifesta con la traccia successiva. L’Origine poggia tutta su un riff iniziale che prende in ostaggio gli ultimi neuroni ricettivi e la melodia si stampa subito in testa. La batteria non sovrasta inutilmente la chitarra, che nel chorus si lancia in un rock inviperito, acido ma sostanzialmente pulito: lo strike è servito!

Siamo solo spoglie e Schizofrenia sono contraddistinte da due riff penetranti che esplodono nel consueto chorus coraggioso, seguendo lo stesso schema personale visto per il precedente brano. Alla fine risultano indissolubilmente legate tra loro, come se il blues fosse il filo conduttore unico. Si ode finalmente la voce di Xunah, flebile ed intima, arricchisce di pathos la trama di chitarra: è proprio alla fine che balza agli occhi l’amore per la musica di questi due ragazzi!
Le onde musicali semplici di questo ep sono pregevoli, l’energia è vorace ma centellinata con acume. L’Origine è un manufatto grezzo ma pur sempre onesto e sincero, più lo si ascolta più se ne rimane invischiati; tuttavia il sound a volte necessità di maggiore corpo, di sovraincisioni, di più strati … ma che diamine Le Scimmie sono pur sempre in Evoluzione!

PS: sono già al lavoro con altro materiale … perlomeno c’è da sfregarsi le mani!

 Le Scimmie myspace

recensito da Poisonheart
 

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