Il Freddo è uno Stato Mentale – Tommaso Lòstia & One Eyed Jack’s Band

Power trio d’assalto. Ecco tutto! Tommaso Lòstia probabilmente l’ha sempre avuto in testa. Annegare la tradizione romana con la figurina del cantautore preferito nel taschino della giacca, in un pozzo di garage-rock dalle movenze graffianti, metropolitane, rotolante nel fango e fatto asciugare.
La lapide dell’indie-rock viene depravata senza remore e senza rancori. Non si gioca con le mode del momento, piuttosto si segue un credo, una mission dettata dalla passione e dal sangue indipendent che ribolle dentro: mai lezioso, mai mellifluo, solo una grande potenza che nasce dalle chitarre ed esplode a volumi importanti.
L’idea di base sembra quindi stesa sulla tela dell’artista. Vengono quindi arruolati Daniele Dezi al basso e successivamente Claudio Gatta alla batteria, ecco che i cavalli al motore rock possono sfogarsi in tutta la loro estenuante forza d’urto: la One Eyed Jack’s Band è pronta ai blocchi per scattare! Musicisti che vantano decine e decine di collaborazioni da segnare indelebili nel curriculum, e questo non fa altro che affinare un rock possente, ma lungi dall’essere barbaro o ribelle. Suoni ricercati, parenti lontani di quella seconda ondata rockeggiante anni novanta che dagli USA venne fino a noi, quando laggiù tutto era già bello che finito! A coadiuvare una formula abbastanza ostica per gli umori del Belpaese, ci pensano delle liriche piuttosto ricercate con lobi temporali sviluppati: nè troppo aulici, nè troppo vissuti, ma abili per essere indossati dai comuni mortali!  Ecco servito Il Freddo è uno Stato Mentale!

Ego sbiascica timidi i primi passi in riff lividi ma dal ritmo sghembo, come a seguire l’elegia poetica in rima baciata di Lòstia; per poi detonare in un chorus cieco e ferito all’interno: « … non sento più la testa, non sento più il tuo odore, è morte celebrale oppure un altro errore». Finale pomposo in salsa rock: adatto per sfogare tutte le frustrazioni!
Candidato ovvio, come singolo da rampa di lancio è Il Freddo è uno stato Mentale, contagioso all’udito e contaminato tanto da frasi digitali quanto da power chords violenti ma assimilabili. La band ostenta il tema della solitudine nei rapporti sentimentali, la comunicazione a singhiozzo, la vicinanza apparente, appropriandosi di lucide e appetibili metafore, che ben s’incastrano con ritmi sempre piuttosto sostenuti che non disdegnano un estemporaneo headbanging …

La Soglia lancia il proprio grido di libertà su onde simili ad un british rock vissuto, liso ai gomiti: combatte le visioni e le facili prime impressioni. Effetti esagerati in Veni Vidi, che appronta una dinamica diversa allo schemo classico sentito fin qui: molto wave, molto chimico, molto metempsicotico!
Tonalità contrastanti e concessioni più soft, quasi evocative ne Il mio foglio di carta, confessione a mani nude sulla vita e su ciò che resta dopo ogni perdita vera o solo immaginata: da rifletterci su!

Un ep ben strutturato, “emotico”, liscio in superficie e grumoso al suo interno, un disco che rispecchia la propria anima sensibile in versi cristallini e sbilancia la sua natura distorsioni puntuali che evaporano da un muro sonoro compatto e senza punti deboli. Quindi non il solito rock da rocker … e questo è da sottolineare!

 Tommaso Lòstia sito ufficiale
Tommaso Lòstia & One Eyed Jack’s Band myspace
Tommaso Lòstia and One Eyed Jack’s Band facebook

recensito da Poisonheart
 

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