Distanz (ep) – Shed of Noiz

Shed of Noiz - DistanzLa libertà di prendersi tutto il tempo per scrivere, comporre, registrare, senza che questo diventi un ossessione o un obbligo contrattuale, dovrebbe stare alla base di qualsiasi etica indipendente musicale. Raro, ma non impossibile; è il caso dei livornesi Shed of Noiz, nati quasi diec’anni fa e sin da subito abili nel cavalcare con disinvoltura, una carriera musicale che nel breve periodo li ha visti suonare per gran parte della penisola ed esordire sulla lunga distanza con RE: SoN nel 2013. Poi come spesso accade a molte band indipendenti, lo stallo nell’alzare l’asticella verso un pubblico più ampio, magari nel mezzo un cambio di etichetta (Sinusite Records), e l’interesse altalenante del mercato musicale per chi predilige l’autoproduzione. Tutti elementi che possono incrinare la cieca passione per la musica, ma che per i Shed od Noiz (dopo lo sbarazzino Ad Sīdĕra nel 2015) si trasforma in un’opportunità per la ricerca personale e musicale. Da queste nuove ceneri, nasce Distanz, un ep di quattro tracce che segna un radicale cambiamento nell’approccio: dalle liriche ai contenuti molto più intimi, ragionati e profondi. Nella presentazione del disco i Shed of Noiz alludono ai chilometri percorsi e all’odore d’asfalto, ma Distanz non è un eroico album sulla nostalgia dell’on the road. Piuttosto, le distanze a cui si fa riferimento sono quelle nascoste e personali, sono quelle del tempo passato e trascorso, dell’immagine che era e che adesso è trasfigurata in altra forma; nulla di misurabile in miglia di qualche maestosa highway desolata, ma solamente in ricordi, circostanze, considerazioni.
Distanz è quindi un album di (tras)formazione, che indaga e si mette a nudo contro i propri limiti, superandoli solo attraverso il sacrificio ed una discreta dose di dolore: Pietra si veste di una malinconia di velluto, capace però di non perdersi in piagnistei o rimpianti. La crescita è il metro di giudizio per apprezzare sia i contenuti, che la forma di un alternative-rock che diminuisce l’intensità delle distorsioni, per dedicarsi con maggiore cura rispetto al passato agli arrangiamenti ed alla capacità di costruire emozioni. Il brano Scelte rimarca -qualora ce ne fosse bisogno- un reale processo di maturazione, modellando una cieca tensione che non si lascia esplodere in ovvi saliscendi di volumi. Anche nella granulosa Il Tuo Coraggio il cantato pulito ed una dinamica molleggiata trova quell’andatura portata a testa alta, verso una forma di cantautorato curativo e riflessivo. Senza alzare quasi mai i toni, anche la chiusura di Issei delinea quel tocco raffinato di poesia nata dal vissuto, senza troppi giri di retorica o velleità di compiacimento.

Nato più per esigenza personale che discografica, Distanz è un estratto di vita raccontato con dignità, un velo di nostalgia, ma anche con la consapevolezza che il passato non si può cambiare. Lenitivo per l’anima, i Shed of Noiz suonano con la stessa passione degli esordi, ma con quello sguardo saggio di chi ha trascorso quasi diec’anni di vita tra sala di registrazione e palcoscenici, sempre in maniera indipendente.Crepuscolare!

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recensito da Poisonheart

 

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