Diamonds on the Inside – Ben Harper

Diamonds on the inside - Ben HarperIo posso cambiare il mondo con solo le mie due mani…“, ha inizio con queste parole il quinto album (tralasciando  l’ancora acerbo lp PLEASURE AND PAIN del ’92 e la raccolta di live), DIAMONDS ON THE INSIDE dell’ artista polivalente Ben Harper.
Album precedenti a parte (BURN TO SHINE, 1999 per esempio), troviamo una line-up in cui è palese l’assenza degli storici THE INNOCENT CRIMINALS (che però a dirla tutta hanno partecipato alla realizzazione del disco); nuovi musicisti quindi, ed una serie di contaminazioni che affermano e confermano la sua innata naturalezza verso qualsiasi genere musicale. Chi già lo conosce sa perfettamente che Ben Harper non è soltanto un chitarrista folk- rock più che eccellente, ma è anche, grazie  al brano pilota dell’album WITH MY OWN TWO HANDS, un artista dalle velate contaminazioni reggae.
Grandioso innanzitutto il suo accostamento musicale e di pensiero, che gli viene affibbiato da numerosi critici al grande Bob Marley. Questo disco  però non è solo reggae (Ben Harper non si vuole soffermare né limitare ad un solo stile musicale) ma ha anche una vena di pop-rock ritrovata in brani come DIAMONDS ON THE INSIDE per l’appunto e AMEN OMEN!
Ma chi di voi lo avesse conosciuto per i suoi mitici assolo di slide-guitar (ne possiede una che risale all’incirca agli anni ’20) non deve disperare; Questa romantica versione di Ben Harper la ritroviamo anche in canzoni come WHEN IT’S GOOD  o TOUCH FROM YOUR LUST, che ci fanno tornare alla mente brani in cui l’artista era agli esordi. La sua innata abilità a passare da uno stile all’altro ci fa cambiare rotta verso un funk  anni ’90 con BRING THE FUNK ed un incalzante ritmo tribale  tra bonghi e tongue drum ritrovato in BLESSED TO BE A WITNESS. Il  tutto si conclude con un acustico SHE’S ONLY HAPPY IN THE SUN nel finale rendendoci parecchio sazi di ogni stile musicale che sa perfettamente riproporre.

Questo album suona come un miscuglio di stili e lo vediamo intercalato in una contemporaneità amalgamata di culture. DIAMONDS ON THE INSIDE intende rispecchiare molto bene la società odierna, che integra perfettamente la multiculturalità alle radici e da un tocco di universalità non solo all’album ma anche all’artista.

recensito da Ramirez
M_TaffaRamirez

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