Trattato sui postumi del capitalismo – SoloPerAdulti

Lucido songwriting, pochissimi peli sulla lingua, una nostalgica allegria melodica lungo un’interminabile e libera jam-session, ove parole e musica fluttuano sostenendo la verità di tutti i giorni, ma che allo tempo non si prende mai troppo sul serio: i marchigiani SoloPerAdulti (tuttoattaccato!) firmano un dissacrate e reale Trattato sui postumi del capitalismo (uscita per El Mágico González Sounds), e l’analisi del nostro pane quotidiano è spietata!

I SoloPerAdulti sono una band nata dalla strada e fatta per la strada, poiché nel loro lessico musicale ci sono le fatiche dei cantori-poeti e le poche soddisfazioni artistiche ricevute dal consumismo europeo; tuttavia nei primi duemila, tra Toscana e Spagna nasce una gang (simbiosi di versi e corde tirate tra Coppà e Francisco de la Isla) che con il passare del tempo consolida un’ironia amara della vita musicata attraverso arie mediterranee dense di ritmo e danza. Arrivano poi le attraversate oceaniche in America, ove i SoloPerAdulti conoscono il sound di Chicago, che mettono in saccoccia andando così a rimpinguare un bagaglio musicale bello tosto e cosmopolita, svoltando così lungo il perimetro dell’infinito e suonando con una varietà naturale ed innata di stili e pose talvolta molto diversi. Eccolo qui, lo spessore di una band che ti rallegra sin dal primo ascolto con i suoi canti della polvere e dell’inumanità di questa vita consumistica, scoccando dardi incendiari di satira agrodolce e sorridendo sulle cicatrici subite nell’occidentale l’esistenza.
SoloPerAdulti - Trattato sui postumi del capitalismoTrattato sui postumi del capitalismo è l’attualità, è un diario di strada, un telegiornale della chiarezza, discusso e raccontato con l’onestà di chi non vuole fare del sensazionalismo sulle ceneri della nostra civiltà. I proclami descrittivi di Fanno Bene identificano presto i bersagli qualunquisti dei SoloPerAdulti, che a ritmo di uno ska rallentato portano avanti un vademecum salutista su cosa lede alla nostra salute: comportamenti ed atteggiamenti sono visitati con la lente d’ingrandimento, per evidenziare l’enfasi dell’assurdità antropologica dell’uomo moderno, portando l’ascoltatore ad asserire che probabilmente tutto fa bene e tutto fa male!
Il tema della salute mentale è ben caro ai SoloPerAdulti, e viene rimarcato nella scanzonata e dinoccolata ballata di Malattia, con un flusso di coscienza sincero su di un letto rock a molle, che accelera e rallenta con fraseggi brevi di chitarra e di percussioni ammiccanti.  Segni di Sottosviluppo è una bella jam vagamente southern rock (ottimo il refrain di chitarra nel chorus «a casa mia c’è la Sars» ripetuto come un mantra sinistro ed colmo d’ilarità), che tuttavia fa affiorare una lenta decadenza sociale di cui forse non ne siamo a pieno consapevoli; mentre in Capitalismo è la recita dell’uomo comune ad essere vivisezionata con l’acume di un patologo: «il moralista porta avanti l’individualismo per non prendere atto che non riesce a capire il capitalismo». Dimenticare Marx e l’idealismo nostalgico, riscoprire il senso analitico delle piccole cose, con magari pronta sotto il polsino qualche pillola freudiana: ecco come i SoloPerAdulti manifestano il loro personale Andate tutti Affanculo senza quella rabbia rancida appiniana, ma attraverso la lucida osservazione delle convezioni e dei rituali della belva umana. Una lotta contro la mediocrità di pensiero, che rapisce come la peggiore epidemia della storia umana, eppure in codesta decadenza i SoloPerAdulti non si innalzano su alcun palco da santone e predicatore dell’apocalisse, piuttosto è dalla strada che la band trova l’ispirazione ed il proprio habitat naturale. Chiquilla e Saranno Cazzi snocciolano brevi news d’attualità, tra dinamiche blueseggianti e funky, decantando una sorta di pleonastico delirio tra le macerie di un campo di guerra. Il basso petula ritmiche nell’ossessiva Coinquilina, («io penso solo alla mia coinquilina, a quelle cosce appese mi guardano sorprese, preparano il caffè della mattina»), fantastica e fiammeggiante ballata su quelle passioni routinarie (e vagamente vouyeristiche) che coinvolgono più la carne che i sentimenti. Chiude il disco il lezzo punkeggiante di Sono Stato punk, come per rimarcare -attraverso migliore delle ideologie giovanili- una libertà senza regole e senza rimorsi che funge da vecchia polaroid scolorita per ricordarci che forse il mondo è sempre stato così complicato: quello che è cambiato è la nostra esperienza e la nostra percezione e sopportazione delle ingiustizie e storpiature di questo esistenzialismo suburbano.

Trattato sui postumi del capitalismo è un disco schietto che ha innata la capacità di raccontare la vita e le sue contraddizioni più evidenti; i SoloPerAdulti oltre ad una suite di arrangiamenti zingari e vivaci, sono autori di una musica profonda che mira a smuovere -almeno un pochino, senza velleità zen- le coscienze ed i cervelli pigri di questo gran bell’esercito capitalista.

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El Mágico González Sounds sito ufficiale

recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

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