Rivincite – And so your Life is Ruined

Aprite il vostro cuore e smettete di singhiozzare, le Rivincite di cui parlano i And so your Life is Ruined sono quelle soddisfazioni taciute, quelle che si comprendono con il tempo e con le salite. Il rimpianto ed il dolore vengono somatizzati a bassa voce, senza rabbia o pudore della sconfitta, è la delicatezza a pervadere in questi dieci brani, come una sorta di aura lenta e barcollante che pesa sopra le nostre teste sotto forma di un mezzo sorriso di serenità.

Hiding the tears in my eyes: I And so your Life is Ruined sono un quartetto originario da Rimini, capace di emozionare ed emozionarsi con quello che di strano e predestinato capita nella vita. Così l’accezione emo-core diventa una paradossale necessità, eppure ci sarebbe tanto da parlare di un genere che esiste solo per i discografici ed i critici musicali, perché chi per primo ha suonato una musica così sincera (Ian MacKaye e Guy Picciotto) non si sono mai riconosciuti in tale melensa etichetta. Ancora di più nella scena musicale nostrana, incapace di riconoscere la bontà delle cose o la data di scadenza di certe mentalità ossessivamente mainstream. Per questo la languida melodia dimessa dei And so your Life is Ruined suona fresca, controcorrente, dannatamente onesta, in quella spinta centrifuga che ci dilania dentro e che ci svuota di ogni paura, liberandoci dall’infernale peso di sbagliare o di fallire. La sconfitta viene riscritta come se fosse tragicomica, e la si legge nei ghigni di disprezzo di quei “superuomini” che non cadono mai: Rivincite è beffardo, è il cadere in bicicletta e sbucciarsi le ginocchia senza piangere o senza curarsi del sangue e del terriccio che cola giù dalla gamba, è un disco eroico, che a testa alta guarda al futuro.

And so your life is ruined - RivinciteWhen we have nothing left to give: l’approccio musicali di Marco, Martino, Davide e Giovanni è puro e semplice, nel quale arpeggi puliti di chitarra risuonano cristallini all’interno di una sezione ritmica precisa e composta; è l’abilità di rendere gli arrangiamenti così perfetti ed al contempo di iniettare passione ed emozione ad un tessuto sonoro che emette una fragranza quasi innocente, eppure così livida. Così se Kiré! è il grazioso, tirato ed ermetico inno alla nostalgia, in Gallerie il duello basso-chitarra gioca sulle consistenze di tono, regalando una cascata di suoni piacevole da ascoltare. Eskimo è l’urlo più sentito in Rivincite, nel quale un’emotività sopraffina si prende l’intera scena senza per forza essere leziosa o troppo sdolcinata: i giusti toni e le giuste parole giustificano sentimenti che non tutti hanno il coraggio di svelare. La ballata lenta de Il colpo sentito in tutto il mondo ricorre ad una poesia mattutina di un’innata delicatezza, che viene mantenuta costantemente per tutto il brano; Presa di rifugio è piccolo inno da tribù per combattere la paura, nel quale i saliscendi di volume ed intensità possono tranquillamente eleggere il brano come uno dei migliori dei disco. Il bisogno delle salite e la sua confidente verità lascia quasi spiazzati, il cantato-parlato asciutto e quell’arpeggio d’altri tempi sembra richiamare una vocazione innata per i rimpianti, eppure quello che rimane alla fine del brano è una sensazione di perdita da cui si è imparato qualcosa; non dissimile L’insieme di tutte le cose che sembra raccogliere tutte le tematiche di Rivincite per farne un collage di pezzi di vita.

Ignorance is your new best friend: L’ostilità per il genere potrebbe portare ad affrettati commenti, come del resto è inequivocabile la smidollata nomea che l’emo-core si porta appresso per colpa di una facile etichettatura da parte dei mezzi di informazione; eppure ascoltando Rivincite (V4V Records / Screamore) si coglie appieno come la musica dei And so your Life is Ruined sia improntata sull’autenticità e sulla purezza, senza cavalcate commerciali o radiofoniche e senza quella ricerca spasmodica dell’emozione facile. Le esperienze sono vere, le ferite sono vere, e la discrezione con cui la band decide di raccontare in musica la sofferenza e le mille teenage angst è encomiabile, partecipe e sentita … perché in fondo, lo insegna anche il punk, non bisogna aver timore di perdere.

 

And so your Life is Ruined facebook
And so your Life is Ruined spotify
V4V Records sito ufficiale

 

recensito da Bambolaclara
BambolaClara heartofglass

 

 

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.