Il panorama musicale della bassa modenese e mantovana è sempre stato piuttosto scadente, e non solo ad opinione mia, in quanto le uniche band che hanno successo o si propongono con le solite quattro cover del cazzo, o hanno idee musicali il cui target si focalizza sulle quindicenni (più per motivi d’interesse!) che si arrapano guardando i video di Valerio Scanu su MTV o sulle succursali.
Finalmente dalla terra del tortellino e della sbrisulona arriva un gruppo che abolisce l’anonimato, e questi rispondono al nome di RiotragE, band dedita ad un metal che riassume sapientemente la scena anni ’90 statunitense marchiata FearFactory e Pantera; band che MTV nemmeno conosce!
Il gruppo si forma nel 2007 , ed in poco tempo riescono ad ottenere un discreto successo nei locali della zona, tanto che nella metà del 2009, dopo qualche assestamento fisiologico nella line up, decidono di comporre pezzi propri e di registrare una demo contenente tre brani. Ciò che stupisce al primo ascolto è la produzione: semplicemente perfetta, la quale non ha nulla da invidiare a lavori di band ben più blasonate e con tasche più generose, non da meno la tecnica che sfoggiano i singoli componenti. Spesso la spontaneità premia!
Ai blocchi di partenza una lento divenire in chiaro-scuro che sfocia nella prima traccia Reflection, dal retrogusto crossover alla Stone Sour: cupa e dalle atmosfere acquatiche. La band gioca molto sull’orecchiabilità dei riff e sulla voce radiofonica di Paolo, oltre che alla perentorietà di un sound che sbricciola ogni dubbio e qualche timpano sensibile.
L’industrial si fa minaccioso nella roboante RiotragE, che insieme al drumming incentrato sul doppio pedale creano un’atmosfera asettica e claustrofobica molto coinvolgente e da batticuore. Effetti che vomitano sul marciapiede con veemenza, il tutto nell’oscurità di un vicolo da metropoli decadente.
First of all a mio avviso perde un poco di incisività, risultando la traccia forse meno riuscita. La band cerca di fare una summa dei due precedenti brani, farcendola di trovate ed espedienti già ampiamente sperimentati da almeno una miriade di formazioni in circolazione.
Nel complesso la demo rappresenta un ottimo biglietto da visita che la band ci lascia senza pentimento. Il combo è dotato di professionalità e sa quali sono i suoi limiti, il mio consiglio è di indirizzarsi con maggiore coraggio sulle sperimentazioni industrial presenti in Riotrage; con questo concludo dicendo che aspetto con ansia l’album d’esordio, nel quale , ne sono convinto, ci saranno grosse ed roboanti sorprese!!!
RiotragE myspace
RiotragE Last fm
RiotragE purevolume