Merge Records: come sopravvivere agli anni novanta!

A volte è meglio chi fa da sé; così forse avranno pensato Mac McCaughan e Laura Ballance (chitarra e basso dei Superchunk) quando nel lontano 1989 decisero di dar vita alla Merge Records; e con il senno di poi ebbero certamente ragione: la forte connotazione indipendente ha permesso alla piccola label di Chapel Hill di diventare uno dei punti di riferimento della scena alternativa nord americana.

Merge Records
La Merge sin dagli esordì decise (un po’ per scelta, un po’ per necessità) di specializzarsi sui formati meno nobili, quei 7″ e 12″ che via via venivano sostituiti dal cd e dalla barcollante audio-cassetta; pubblicando come numero uno del catalogo il singolo d’esordio della propria band i Superchunk, Slack Motherfucker.
La firma con la Matador Records, nel 1990, portò la band a pubblicare il debutto omonimo su long-playing, ottenendo anche un discreto successo di critica, che lasciava presagire qualche spiraglio di luce nella comunità indipendente, sempre più vicina a fare il grande salto (il trampolino era pronto, il 1991 è alle porte).
Intraprendenti e coraggiosi, McCaughan e Ballance proseguirono con la pubblicazione su Merge di piccoli formati fino al 1994, quando i Superchunk lasciarono clamorosamente la Matador per intraprendere la tortuosa strada dell’autoproduzione. Un gesto di estremamente indipendente, visto che in quello stesso periodo la Matador era all’apice della popolarità, tanto da farsi distribuire da un major, la Atlantic Records, che esigeva il proprio logo in bella vista sulle pubblicazioni; un fatto che i Superchunk non potevano tollerare, quindi l’addio!

Se questo presumibilmente presagiva l’inizio della fine, in realtà si rivelò una mossa importante, non tanto per la carriera della band che dopo l’ottimo Foolish (1994) vide progressivamente esaurirsi l’interesse mediatico per la musica alternativa, quanto per l’etichetta che entrò degli anni 2.0 con rinnovato vigore.
Funeral - Arcade FireCosì, se per la Merge il resto degli anni novanta trascorse in sordina, è con il 2004 che la label raccolse quanto ben seminato il decennio precedente. La pubblicazione di Funeral di una giovane e promettente band canadese, gli Arcade Fire, trascinò il disco direttamente nelle classifiche Billboard, attirando l’attenzione di una rinnovata generazione indie, meno turbolenta e più eclettica. La band di Win Butler fece addirittura invaghire sua maestà David Bowie, con cui duettò nello show televisivo Fashion Rocks, consacrandoli come una delle band più geniali ed artisticamente influenti anche nel decennio successivo.
La crisi a spirale del mercato discografico portò nel 2009 una indie-label storica come la Touch & Go tagliare progressivamente le spese e a rinunciare alla distribuzione delle band indipendenti promosse dalla Merge (cosa che avveniva regolarmente dal 1992 con i Superchunk); gioco forza l’etichetta di Chapell Hill dovette cercarsi altri partner per sopperire alla distribuzione mondiale, trovando nel grosso gruppo para-indipendente Alternative Distribution Alliance il salvagente ideale, nonostante questi fossero branchia della Warner.
Se ciò non implicava necessariamente la perdita di quell’aura indipendente, segnava indelebilmente l’adeguamento dell’industria discografica ai tempi di internet e dei formati digitali che, assieme alla crisi economica e a scelte sbagliate del recente passato, la stavano affossando. La Merge colse questa contraddizione e la trasformò (come altre “una volta” piccole label) in un’industria attenta alle nuove band e ad una tipologia di proposta che richiamasse i fondamenti dell’indipendent americano.
Oltre a ospitare le pubblicazioni di amici ed membri di ex-gruppi storici dell’alternative (dai lavori solisti di Bob Mould alle scorribande lo-fi di Lou Barlow), la Merge ha saputo rilanciare la carriera dei Dinosaur jr e promuovere proposte interessanti come la fenomenale Waxahatchee, o gli enigmatici Camera Obscura, portando l’indipendent verso uno status meno elitario ma più aperto al pubblico, mutando il proprio aspetto rimanendo sempre a passo con i nuovi tempi digitali.

Merge Records sito ufficiale

La Firma: Poisonheart
Poisonheart hearofglass

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