Lucas – Palkosceniko al Neon

 

Lucas - Palkosceniko al NeonPoisonheart: «Ehi, Gus senti questa Ricordo sempre, qualcosa si perde, qualcosa di perde”, io ci trovo un riferimento ai lavori precedenti, no?»
Gus: «Non saprei ragazzo, di chi stiamo parlando?»
P: «Ah, già … Avevo già scritto un articolo per un loro album, Disordine Nuovo se non erro. Questi sono i Palkosceniko al Neon con Lucas…»
G:«Sicuro che la politica non c’entri nulla … ?»
P:«Ma Gus, chissenefrega della politica … io scrivo della musica: rossi, bianchi, neri, cosa vuoi che m’interessi … pensa che nel mio comune la tessera elettorale devi andartela a prendere, la mia l’ho persa, ah!»
G:«Vabbè, ma andiamo avanti, fammi finire d’ascoltare la traccia …»
P:«Rispetto al precedente album, sento meno gli echi del punk 77 … ad ogni modo è indubbia la carica sovversiva dei testi e in un certo senso anche del power-chord …»
G:«Beh, sia in questa …ehm … Cuore di Cane, che nei primi secondi di Autocontrollo, è tutta un amalgama; cioè senti come chitarra e batteria si modulano a seconda del cantato … ecco ecco in questo passaggio qui si comprende bene … un cambio di tempo minimo quando il cantante smette di urlare, quasi per tirare il fiato a tutto il brano … altrimenti sarebbe monotono come un qualunque punk»
P:«3 minuti e qualcosa non è certo il formato punk: d’altronde è l’unica soluzione possibile staccare e cambiare ritmo. Poi secondo me è un qualcosa di ciclico … senti tra un po’ riprende e via così …»
G:«La ciclica è un meccanismo inconscio nella musica …»
P:«Seeee … vallo tu a spiegare ad Eno!»
G:«Ecco, la traccia numero 3 è il tuo campo: punk fino al midollo»
P:«Cos’è questa?»
G:«Brucia di Vita … non lo senti il chorus-inno dei Negazione? Questo nei concerti lo grideranno tutti a squarciagola, ubriachi e sudati!»
P:«Questa farebbe muovere anche un paralitico … taurina take-away!»
G:«Ah, ah, ah … bella questa!»
P:«Dai passiamo avanti … ah, ecco la title track … Lucas? Curioso …»
G:«Però ‘sti Palkosceniko al Neon hanno un suono talmente possente che qualche idiota potrebbe interpretarlo come un nu-metal …»
P:«Sai meglio di me che i discografici anziché passare il tempo ad ascoltare i dischi, si spulciano a coniare nuovi termini per etichettare la musica … me lo immagino, il giovane beatnik, con gli occhiali, sai quelli con la montatura spessa e quadrata …»
G:«… e la matita sull’orecchio destro magari …»
P:«Ecco bravo … che si gratta la testa e si scervella a pensare ad un nome: a fine giornata li viene fuori un termine tipo riot-nu-punk o che ne so … ah ah ha patetico!»

G:«Ammetto però che questa band ha un bel modo per fondere nel cervello degli ascoltatori certi slogan, senti questo: “Rimetti a posto quello che hai preso di me!”,  ripetuto all’infinito … dopo un po’ mette i brividi»
P:«Già … ah, quello che si diceva prima delle pause e dei cambi di tempo: Alta Tensione #2»
G:«Scarno ma rende l’idea!»
P:«Sai, il modo di comunicare dei Palkosceniko al Neon è fatto dello stesso slang del pubblico che li ascolta … sono i temi cari ai ragazzi dei centri sociali, per di più!»
G:«Mi stai dicendo che per loro volontà il pubblico di riferimento resta sempre quello delle loro origini?»
P:«Secondo me sì … Vedi questo trittico Assetto di resaIntervallo Colpo di Stato, lette da un qualsiasi altro ascoltatore medio non verrebbero recepite, come invece chi ha bene in testa certi temi: la supremazia dell’ordine, l’alienazione, la necessità degli spazi, la comunicazione …»
G:«Sì insomma, dai tempi di Via Correggio 18, nulla è cambiato … semmai si è evoluto al regredire della società!»
P:«Il fatto di non allinearsi alla “società” può essere pericoloso …»
G:«Di questo parla Intolleranza … e lo fa in maniera chiara, quasi convincente per uno come me che non crede in niente …
P:«Sono pugni allo stomaco, non parole … »
G:«Con un filo di voce e Bunker hanno musicalmente qualcosa di nuovo … alzo un pelo»
P:«Sì specialmente la prima … la seconda direi che è è figlia di un hardcore scuola Dead Kennedys»
G:«Io ribadisco, che è impressionante l’energia che musica e testi imprimono in cassa … và, senti anche in Disamore#2, un apnea di scariche elettriche: sistema nervoso k.o.»
P:«E’ un lavoro ben fatto, ma come ti dicevo è rivolto ad un pubblico specifico …»
G:«Beh, ma secondo me è un gesto coerente … più avanti può essere che adottino soluzioni più armoniche, con la medesima lingua biforcuta dei questi testi … allora sì che potrà esserci un bel salto di qualità!»

contatti:
Palkosceniko al Neon  myspace

recensito da Gus & Poisonheart
Poisonheart hearofglass
Gus heartofglass

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