Kaiserpanorama – Hazan

La provincia alto-lombarda urla la propria educata ed adulta alienazione servendosi di un rock sporcato ai bordi, ma con una non trascurabile componente pop; gli Hazan esordiscono con un formato mini, senza lasciare spazi vuoti, condensando tutta la loro vocazione per le polaroid di periferia. Durante l’ascolto di Kaiserpanorama (in uscita per Habanero Factory) si evince quell’esperienza pregressa, che consente di trovare soluzioni semplici e lineari lungo un tessuto musicale molto dinamico ma anche molto asciutto nei cambi di velocità e volume. Del resto il feeling era già una componente acquisita da precedenti esperienze (Ale Fugazzi, Mattia Oleari e Daniele Restelli sono stati la colonna vertebrale dei The Capozeella), l’arrivo alle percussioni di Alessandro Gramegna ha spostato il baricentro verso un rock alternativo ben costruito, allontanandosi parzialmente dal brit-pop degli esordi. Il cantato pulito in italiano non cerca emulazioni celebri, mentre la tela armonica usa con dimestichezza tanto le distorsioni quanto i clean, ben amalgamata da una sezione ritmica ordinata a seconda delle esigenze: il pacchetto è così confezionato da cinque brani corrosivi, che parlano schietti all’ascoltatore.

Hazan - Kaiserpanorama EPSulla pelle è il singolo in uscita in questi giorni, un brano dall’anima indie-rock grazie al ritmo ripetitivo ed ipnotico delle percussioni, pronte poi  a esplodere in un chorus viscido ed orecchiabile. L’arenarsi dei sentimenti tra le persone sembra essere uno dei temi di Kaiserpanorama, una sorta di mancanza di emozioni o di un latente coraggio di dimostrarle muove gli Hazan a raccontare per metafore ed immagini di vita quello che gira intorno alla periferia; il risultato non è lo scontato scappare dalla città per trovare qualcosa di migliore («mi piace qui, mi piace dove sto anche se è uno schifo di città, è uno schifo di paese che non va»): le radici sono salde nonostante tutte le burrasche e tutte le limitazioni dell’italianità. In Qui dove sto (feat. Davide Lasala, che tra l’altro produce il disco) questo sentimento viene sviscerato in maniera chiara e definitiva da un chorus che si offre bene al canto in coro; un mordente sporco ne colora le ritmiche, con riff di chitarra pulsanti ed spruzzati di qualche wah. E’ qui che la band mostra il lato migliore ed ostinato: mentre tutti fuggono dal proprio passato e dai luoghi dove sono cresciuti, gli Hazan non vogliono slegarsi da quella terra che li ha visti ragazzini, nonostante col passare degli anni abbia mutato colore, lingua ed abitudini. Un rigurgito contrario rispetto ai puerili lamenti giovanili, che rende l’idea dello spessore e della temerarietà degli Hazan, che non sono facili a rese. La coerenza sembra essere ben salda nella loro concezione musicale, come si evince dalla title-track che nasce ancora da dinamiche indie-rock (quelle del passato) che via via si diluiscono in un sonorità più crude e sbarazzine (quelle del presente) ma mantenendo bello alto un certo accento radiofonico.
Visionario ricalca la stessa strategia ritmica (senza essere banale, c’è qualcosa degli Arctic Monkeys), con l’aggiunta di cori a cui è facile rimanere ammaliati o invischiati; mentre è personalmente più apprezzabile la traccia di chiusura, Un altro vizio, una confessione generazionale libera da qualsiasi facile influenza, nel quale lo sforzo compositivo è più marcato e di conseguenza pure l’onesto messaggio che arriva all’ascoltatore.

Kaiserpanorama è un esordio in cui è contenuta tutta l’esperienza degli Hazan e qualche prospettiva per il futuro, il modo confidenziale e la libertà di scrittura sono già punti fermi e potrebbero trovare nuovi sbocchi in un formato più ampio rispetto all’extended play. Dal punto di vista musicale l’energia e l’orecchiabilità sono concetti ampiamente assimilati, agli Hazan basta solo aggiustare qualche passaggio armonico per renderlo maggiormente personale, abbandonando i sentieri già battuti per addentrarsi in una ricerca più sofisticata, ma fedele alla propria indole rock.
Nice try!

 

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recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

 

 

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