Il Vaso di Pandora (ep) – Le Antenne

I tre giovanotti dalla provincia di Perugia sembrano aver capito bene come funziona in questo strano paese: essere diretti, scanzonati quel tanto che basta e seguire un po’ la media armonica della musica alternativa italiana.
Le Antenne hanno già il loro stile ben definito (anche se pare siano restii ad ammetterlo), fatto di una simpatica parafrasi di quelle che sono le mode e le idiosincrasie di quest’epoca, il tutto arrangiato in maniera pulita e precisa, dosando distorsioni e virate troppo eclettiche. Non che sia una mancanza di coraggio, ma a volte l’osare troppo fa perdere quello che è l’obiettivo, così Le Antenne preferiscono un sound orecchiabile (e perché no, sottilmente radiofonico) a cavalcate musicali troppo alternative o estreme. Alessandro Saccarelli, Michele Biscotti e Alessio Sargentini vivono la propria musica senza un basso, sostituendone il dinamismo con un apparato di tastiere che conferisce così quel timbro vagamente wave, ma senza calcare troppo la mano.
Il Vaso di Pandora diventa così un ep di presentazione, nel quale Le Antenne propongono un pop frizzante, ballabile e che non è difficile da accogliere a braccia aperte, riassumendo in tre traccie un percorso che sicuramente anticiperà nuove mutazioni.

Le Antenne - Il Vaso di Pandora epL’incipit di Gladiatori piace per l’abilità nel mescolare la crudezza della chitarra con i suoni algidi di tastiera che ne imprimono l’andatura, ed anche se il cantato iniziale non fa urlare all’originalità («Per quest’anno non cambiare stessa moda e cellulare…» è apprezzabile una sottile critica sociale al consumismo esasperato ed accondiscendente. I ritmi salgono nel chorus, nel quale un bellissimo rigolo di rabbia (vagamente teenage-angst) riga indelebilmente l’andatura di un brano che rischiava di apparire troppo rassicurante. Finisce Male si presenta con un power-chord possente, che ben presto scivola in uno swing pop da cantare in coro (ottimo nei live!), complice anche la seconda voce che ne esalta i ritmi festaioli. Mentre la conclusiva L’amore ai tempi di Facebook torna su un tema già ampiamente abusato da altri, eppure nonostante questo l’andatura appena appena punkeggiante rende il brano molto bubblegum e movimentato, ottenendo nel ritornello una interessante chimica (il rischio di canticchiarla sovrapensiero diventa realtà!) che l’ascoltatore medio di certo apprezzerà.

La produzione de Il Vaso di Pandora si attesta su di un buon livello (il disco è stato registrato agli Urban Records studio di Perugia da Simonfrancesco Di Rupo e Diego Radicati), mettendo in evidenza le peculiarità e i punti di forza che Le Antenne portano come dote. Se l’amalgama d’insieme è piacevole, a tratti manca quell’incoscienza di osare qualcosina di più, specie nel rapporto tastiere-chitarra, che potrebbe portare la band ad esplorare le zone d’ombra che la discografia italica non ha voluto mai risolvere. L’ep è in recente fase di ristampa ed in edizione limitata; per gli appassionati e collezionisti meglio approfittarne!

Le Antenne sito ufficiale
Le Antenne facebook

recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

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