Follow (ep) – Nowhere

Follow - NowhereDopo tanto peregrinare e dopo chissà quante esperienze e conoscenze, ritorna su queste pagine Andrea Caccese (già apprezzato per Icarus falling / Set the world on fire) con un pseudonimo artistico nuovo, Nowhere, ed un ep che in soli due brani cerca di condensare quanto vissuto sulla pelle di questo delicato ed intelligente artista.
Viaggiare come ansimata ricerca di qualcosa che manca, ma spesso viaggiare diventa anche sinonimo di curiosità, di delineare una nuova armonia senza rimanere per forza legati ad un luogo in particolare. Follow rappresenta un estratto di queste intricate sensazioni; è l’empatia spontanea che si genera a pelle, è la passione e l’amore per la musica che non ne vuole saperne di confini o barriere. Andrea Caccese ha visto il sole opaco della Svezia e quello infuocato dell’Australia, prima di stabilirsi a New York, ove questo ep ha preso forma concreta. Nonostante il nomadismo, quello che ha vissuto ed interpretato non è necessariamente legato materialmente al luogo, come quel sole che visto da prospettive diverse sembra anch’esso diverso, malgrado la fisica ci insegni che si tratta della medesima palla incandescente. Ecco perché quel Nowhere, assume un contorno etereo, quasi sbiadito nella sua essenza, poiché non conta solo quello che si vive, ma a volte conta pure quello che ci rimane appiccicato addosso; ed in questo caso sono due brani sensibili, avvolti da una vaga nostalgia che già apparteneva ad Andrea Caccese prima di diventare Nowhere.

L’apertura in chiaro scuro di Follow chiarisce subito il tono della confidenza, «There’s a storm wherever I go…», un arpeggio indeciso di chitarra segna il passo delicato e contemplativo, crescendo con una progressione paziente che non vuole esplodere d’irruenza, ma rilasciare dolci endorfine di celeste malinconia che toccano l’apice emozionale nel verso finale «Just come a little closer  / Can’t you hear the sound …» nel quale cori in penombra colorano un’armonia languida sottolineata dall’eco diluito delle tastiere. Il lato B ospita Gone, un brano altrettanto sospeso ed etereo che pressoché segue la struttura compositiva del precedente: l’arpeggio della sei corde si fa più presente, mentre un ritornello più volte ripetuto, fa capolino con magnifica intensità «When we’re alone and the lights are out» scaldando il cuore con una bella sensazione, anche quando si è lontani da casa.

Il progetto Nowhere delinea perfettamente quel senso d’abbandono che nell’ideologia del viaggio spesso si trascura, gli arrangiamenti sono puntuali e delicati, supportati dall’interpretazione sinceramente sentita ed emozionante di Andrea Caccese, che preferisce non dilungarsi in troppe parole, virando deciso sull’essenzialità ed un certo piacevole ermetismo. Se uno degli obiettivi di Follow era quello di emozionare, allora Andrea Caccese c’è sicuramente riuscito…

Nowhere facebook
Nowhere bandcamp
Andrea Caccese tumblr

recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.