Fellem Potoane – Jasmine gli Sbalzi

Il volume alto potrebbe, apparentemente, essere tutto in questa nuova uscita dei marchigiani Jasmine gli Sbalzi, ove il punk più compatto ed ermetico (anche nel minutaggio, nessun brano osa sfiorare i 3 minuti) viene rilasciato a suon di rapidi e cruenti slogan, ove permane effettivamente un senso di smarrimento che la ribellione punkettona non può che amplificare. Fellem Potoane (Big Lakes Records) si compone di un’energia primordiale, eppure entrandoci pienamente con tutto l’orecchio, si scoprono “finezze” e soluzioni originali che in altre produzioni punk non ci sono.

Fellem Potoane - Jasmine degli ScalziGli urlacci ed i proclami cantati corrono celeri tra power-chords isterici di una sei corde che non disdegna qualche bel riff ed assolo studiato ad hoc, mentre la sezione ritmica non sembra sentire la fatica ed ininterrottamente si sbatte brano dopo brano, con qualche trama di basso che esce fuori dagli schemi. Così Gianmarco Ciarmatori, Gabriele Fabri, Carlo Mengascini e Davide Donati non portano in dote il solito rutilante e scalmanato ritmo da pogo intransigente, anzi già nel Preludio, mostrano una spiccata ironia, confondendo le idee con una micro-jam sensuale e vagamente funky che potrebbe essere stata messa lì a caso, ma che in realtà vuole insinuare il dubbio nel pigro ascoltatore. Che sia una nuova possibile direzione artistica non è poi così importante, perché con la successiva Surfing (Dorika Version) ogni altra domanda viene spazzata via da un eccellente intro di basso e chitarra che aprono la strada ad un ritmo cadenzato, nel quale la batteria fa sentire il suo alito e mostra i muscoli, mentre un riff ossessivo sorregge il brano nella sua rapida evoluzione. Il tutto viene confermato anche nella successiva Vigor, in questo caso si scatena il vortice “sonico” tra sezione ritmica e chitarre, interrotto da buoni cambi di tempo post-chorus, mentre il cantato (sdoppiato da qualche coro nel ritornello) scandisce un’atipica velocità HC: elemento di “disturbo” è l’assolo finale che non t’aspetti. Sentimento cala appena i ritmi e le intensità, facendosi più tenebroso, ma è questione di un paio di secondi che il motore riprende a macinare un punk ad altissimo volume, nel quale le chitarre giocano sporco, cambiando pelle ed approccio, mentre la voce intona un inno alla ragazza ideale.

La prima pausa del disco arriva con Interludio, nel quale i Jasmine gli Sbalzi giocano tra atmosfere floydiane e giochi di parole, ma se questo può celare un cambio di approccio nella seconda parte, vengo subito felicemente smentito da Mi sento Mario che risulta essere il pezzo più esplosivo e corrosivo (non a caso scelto come primo singolo) dell’intero disco. Dal passo diverso e dall’energia endemica, il brano vomita in maniera indiscutibile tutta la rabbia che i Jasmine degli Sbalzi riescono ad assorbire. Fulmine, dal piglio quasi post-punk preme sulla dinamica del basso e su un crunch di chitarra molto affascinante, l’unico brano strumentale di Fellem Potoane risulta essere anche un’ottima camera di decompressione, per chiudere in bellezza quello che poi resta del disco. Passato, in effetti, conferma una sorta di uscita dai soliti schemi, la camminata funkettona è fresca, senza che vengano sprecate distorsioni o riff ubriacanti, mantenendo così intatti gli equilibri e i volumi già apprezzati in precedenza.
La voglia di battere nuove strade sonore sembra essere un bel desiderio per i Jasmine gli Sbalzi, che con il Tripudio finale completano quello che avevano abbozzato nei precedenti stacchi di inizio e metà disco.
In Fellem Potoane convivono infatti la ferrea volontà punk suonata ed interpretata con vigore, ed una sorta di curiosità per altre soluzioni musicali, che intelligentemente vengono centellinate in questo disco, che transizione o no, mantiene una coerenza invidiabile dalla prima all’ultima traccia.

 

Jasmine gli Sbalzi facebook
Jasmine gli Sbalzi bandcamp


recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.