Il Suono dell’Olifante – Nembrot

Per chi mastica con questo spazio di recensioni, si sarà reso conto, gioco-forza, che la geografia conta davvero poco se l’argomento trattato è la musica indipendente (lo dice la parola stessa, nessun legame, nessun vincolo!). Il Suono dell’Olifante è un disco che parla di Napoli ma non lo fa come bella cartolina delle vacanze, va oltre e coglie l’essenza e la nebulosità di una città e di un modo di vivere che non appartiene ai servizi giornalistici per la massa media(set).
Nembrot è la band della provincia che fa del DIY uno stile di vita, improvvisando e sperimentando in quell’universo contorto che è il noise metropolitano convogliato da miriadi di illuminazioni ed influenze che fluiscono spontanee e lambiscono l’inconscio. Ad accompagnare la band in questo racconto dantesco nei meandri della città, ci pensa un guru dell’elettronica “a basso costo” come Andrea “ICS” Ferraris, abile nel giocare con sensazioni, umori, brividi e capace di decodificarli in suoni perfetti, studiati ma liberi, che realizzano alla perfezione parvenze ed impressioni che valgono più di mille descrizioni.
I brani non hanno grande valenza, beh mi spiego meglio, sono trattati come pezzi di cibo, distinti tra loro ma non omologabili, utili e veritieri solo in un ottica generale del disco, ecco perché probabilmente, e in conseguenza della destrutturazione musicale, i titoli delle sette tracce sono semplicemente numerati, come a consigliarne l’ascolto sequenziale.
Come altre produzioni della HysM?, anche in questo caso la componente armonica e melodica è affogata in intestini ritmi sghembi, slacciati da un concetto mentale già bell’e fatto; come la natura ha le proprie sonorità, allo stesso modo il progetto intende leggere su questa dimensione le proprie emozioni verso la provincia all’indomani di un ecatombe nucleare. Incontri sporadici con ombre  spettrali, incapaci di comunicare e che sgusciano via veloci nelle loro faccende tremendamente materialistiche, trasformando la città (qualsiasi città) in un deserto prefabbricato senz’anima e poesia alcuna: trasformando così il Paradiso in una mera metropoli stuprata dal denaro e dalla schiavitù. Una prova escatologica per i sensi…

contatti:
Nembrot ‘s myspace
HysM? site

 

recensito da Poisonheart
Poisonheart hearofglass

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