Comunicazione è un esordio adrenalinico ed estremamente attuale. La band riflette su i sentimenti tra individui, nel modo che questi profili grigi hanno di comunicare (senza scomodare social-network famosi) e del rischio di perdere la propria identità a favore di qualcosa di più effimero, come può essere una bianca pagina web. Gli Swell 99 non si limitano a constatare ciò che è sotto gli occhi di tutti, ma a suon di rock propongono la loro personale soluzione, e qui ragazzi miei, ognuno deve cercare le risposte di cui ha bisogno …
Le armi (pardon, gli strumenti) sono ben affilati: chitarre graffianti che portando in dote riff abbastanza ruvidi, power chords distribuiti senza esagerazioni che trasversalmente gettano la base ad assoli fulminei e tirati. Un buon rock, potente e sporco, coglie i frutti malati del grunge (sponda Soundgarden); ma al contempo non esagera nel rumore, elementi funk (vedasi la title-track Comunicazione o Dirty Queen) e new-metal non sfigurano nel complesso del disco.
Musicalmente molto affini ai Nickelback o ai Staind di Aaron Lewis, colgono bene a tratti l’indecisione di una generazione, e da coscienziosi fratelli maggiori indicano la strada del rock come l’unica via da percorrere. Ragione o no, la musica dei Swell 99 non racconta bugie, rimane coerente alle premesse iniziali, talvolta scivolando in qualche formula stilistica un poco retorica (alcuni assoli in stile hair-metal non necessari!).
La band riesce ad esprimersi meglio in lingua italiana (nonostante il sottoscritto non impazzisca per il rock-made-in-Italy), cogliendo maggiore originalità e più personalità. I brani in lingua inglese hanno peculiarità diverse, ad esempio si va dal rock lento delle strappalacrime Me Alone, al più canonico schema fatto di cambi di tempo tra verse-chorus, apprezzabile in Little Girl. Il meglio del disco si riassume nell’esplosiva Cane Randagio, dai ritmi vertiginosi e dalla sincerità verso i temi principali del disco: headbanging assicurato! Discorso simile per Brucia, nel quale è spiccata una nota di nostalgia, facendo esclamare, “anche i rocker hanno un cuore!”. Da citare la solenne Senza Mete, e la sofferta Single Day: i consigli si colgono a piene mani.
Difficile alla vigilia pensare ad un disco tanto aggressivo e tanto pragmatico nei contenuti; eppure Gus deve ricredersi, il rock italiano merita un po’ di fiducia. Diffidate sempre dalle trappole e dalle “false” bands, ma con gli Swell 99 potete andare sul sicuro, il loro rock granitico può piacervi per la sua potenza o può lasciarvi il retrogusto di rock pomposo in bocca, ma rimane indiscutibilmente coerente con le premesse inziali. E di questi tempi non è cosa da poco …
Swell 99 myspace
Swell 99 facebbok